È una di quelle vitamine di cui si parla poco, che gioca però un ruolo importante nella coagulazione del sangue e nella mineralizzazione delle ossa. Infatti la vitamina K è una vitamina liposolubile che se non viene assunta in un giusto quantitativo può dare sintomi come il sanguinamento.

L’autorevole EFSA, che sta per European Food Safety Authority, l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha stabilito i valori di vitamina K adeguati alla nutrizione umana, da considerare come punto di riferimento a ogni età, naturalmente per persone in normale stato di salute, che non assumano farmaci anticoagulanti. In tal caso, è importante confrontarsi con il proprio medico per conoscere eventuali possibili interferenze tra alimentazione e cura.

• 10 µg per lattanti di età compresa tra 7 e 11 mesi;
• 12 µg per bambini di età compresa tra 1 e 3 anni;
• 20 µg per bambini di età compresa tra 4 e 6 anni;
• 30 µg per bambini di età compresa tra 7 e 10 anni;
• 45 µg per i bambini di età compresa tra 11 e 14 anni;
• 65 µg per adolescenti di età compresa tra 15 e 17 anni
• 70 µg per gli adulti, comprese donne in gravidanza e donne in allattamento.  

Ma quali sono le fonti alimentari di vitamina K che si trovano in natura?

Questa particolare vitamina si trova nelle verdure a foglia verde scuro come spinaci, lattuga, cavolo riccio e cavolini di Bruxelles.

Ad esempio…

In questa stagione, dunque, può essere salutare per il nostro organismo consumare una volta alla settimana una buona (e bella) insalatona mista dove sono presenti sia la tenera lattuga sia gli spinaci crudi, gustosi e ricchi anche di altri importanti nutrienti.