Tra i tanti prodotti della terra, le insalate sono secondo alcuni esperti quelle che presentano sulla loro superficie una maggior quantità di residui chimici. È più che mai importante dunque scegliere insalate sfuse e già pronte che siano certificate bio, provenienti da agricoltura biologica.

Meno residui, più benessere

Diserbanti, pesticidi e fertilizzanti sintetici usati per la loro coltivazione non sono in genere gravemente tossici, poiché le leggi europee con i loro controllo severi ci tutelano in tal senso. Ciò non toglie che sia opportuno proteggerci da una grande esposizione a questi trattamenti chimici, specie in estate quando il consumo di insalate e insalatone cresce.

Una scelta più che mai azzeccata

La scelta bio, sempre importante per la salute e per l’ambiente pare essere in questo caso quella più giusta, sana e naturale. Al mercato, nei negozi o sui banchi del supermercato, assicuriamoci dunque di selezionare l’insalata certificata Bio, meglio se conservata in buste di carta e PLA, materiale derivato dal mais totalmente biodegradabile.

Auto produzione, perché no?

Per evitare il “pieno” di sostanze chimiche, c’è poi un’altra soluzione: coltivate “naturalmente” le verdure a foglia verde sul vostro balcone, avrete risultati inaspettati e sarete certi di cibarvi bio e a KM zero!